Visto per familiari al seguito in Italia: guida completa

Come funziona il visto per familiari al seguito in Italia: requisiti, procedura, documenti, consigli pratici ed errori da evitare.

11 set 2025
7 min di lettura
Visto per familiari al seguito in Italia: guida completa

Introduzione

Il visto per familiari al seguito è uno degli strumenti più importanti previsti dalla normativa italiana in materia di immigrazione. Consente ai familiari non-UE di accompagnare un cittadino straniero che si trasferisce in Italia per motivi di lavoro, studio, ricerca o altre ragioni specifiche.

Si tratta di un visto che garantisce l’unità familiare 👨‍👩‍👧‍👦, principio riconosciuto sia dal diritto italiano che da quello europeo, e che permette ai familiari di vivere legalmente in Italia fin dal primo momento in cui il titolare principale ottiene il suo permesso di soggiorno.

In questa guida completa analizzeremo:

  • Che cos’è il visto per familiari al seguito.
  • Chi può richiederlo e con quali requisiti.
  • La procedura pratica e i documenti richiesti.
  • Differenze con il ricongiungimento familiare.
  • Diritti e vantaggi che offre.
  • Consigli utili e lifehack per velocizzare la pratica.
  • Gli errori più comuni da evitare.
  • Una conclusione che ti aiuterà a capire se questo visto è la strada giusta per la tua famiglia.

Cos’è il visto per familiari al seguito

Il visto per familiari al seguito permette a determinati familiari di entrare e soggiornare in Italia contemporaneamente al cittadino straniero che ha già ottenuto un visto per motivi specifici (lavoro subordinato, lavoro autonomo, studio, ricerca, ecc.).

È disciplinato dal Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998) e dalle relative norme attuative.

In pratica, invece di attendere la procedura di ricongiungimento, la legge consente ai familiari di partire insieme al titolare principale del visto, semplificando così l’ingresso in Italia.

Chi può richiederlo

I beneficiari del visto per familiari al seguito sono:

  • Coniuge regolarmente sposato.
  • Partner in unione civile riconosciuta.
  • Figli minori (anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio, purché legalmente riconosciuti).
  • Figli maggiorenni a carico con invalidità totale.
  • Genitori a carico, se non hanno altri figli nel Paese di origine in grado di sostenerli.

⚠️ Importante: i rapporti familiari devono essere provati con documentazione ufficiale (certificati di matrimonio, nascita, traduzioni giurate, legalizzazioni).

Requisiti principali

Il rilascio del visto è subordinato a:

  1. Titolo principale: il cittadino straniero deve aver già ottenuto un visto valido per lavoro, studio o altro motivo ammesso.
  2. Unità familiare: occorre dimostrare il legame con certificati validi.
  3. Sussistenza dei mezzi di sostentamento: il titolare principale deve avere un reddito adeguato per mantenere i familiari.
  4. Alloggio idoneo: spesso richiesto, certificato dal Comune o con contratto di locazione.

Procedura passo per passo 📝

  1. Domanda presso il consolato italiano del Paese di residenza dei familiari.
  2. Compilazione del modulo di richiesta di visto per familiari al seguito.
  3. Presentazione dei documenti (vedi sezione successiva).
  4. Colloquio consolare: in alcuni casi richiesto.
  5. Emissione del visto: se tutto è regolare, il visto viene apposto sul passaporto.
  6. Ingresso in Italia: entro la validità del visto (di solito 90 giorni).
  7. Richiesta del permesso di soggiorno: entro 8 giorni dall’arrivo in Italia, presso la Questura competente.

Documenti richiesti 📑

La lista può variare da consolato a consolato, ma in genere sono necessari:

  • Passaporto valido del familiare.
  • Copia del visto del titolare principale.
  • Certificato di matrimonio/unione civile o di nascita (legalizzato e tradotto).
  • Prova di mezzi economici adeguati.
  • Prova di alloggio idoneo.
  • Fototessere.
  • Assicurazione sanitaria (talvolta richiesta per i primi mesi).

Differenza con il ricongiungimento familiare

Molti confondono il visto per familiari al seguito con il ricongiungimento familiare, ma sono due procedure diverse:

  • Familiari al seguito:
    • Si richiede prima della partenza, insieme al titolare principale.
    • Permette di entrare subito in Italia senza attendere nulla osta.
  • Ricongiungimento familiare:
    • Si richiede quando il titolare è già in Italia con permesso di soggiorno.
    • Necessita del nulla osta rilasciato dallo Sportello Unico Immigrazione.

👉 In sintesi: “al seguito” = insieme; ricongiungimento = successivamente.

Diritti dei familiari al seguito ✅

I familiari che ottengono questo visto hanno diritto a:

  • Ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari della stessa durata di quello del titolare principale.
  • Lavorare liberamente in Italia 🧑‍💼.
  • Iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale 🏥.
  • Accedere a istruzione e servizi sociali 🎓.
  • Viaggiare in Schengen fino a 90 giorni ogni 180 ✈️.

Lifehack e consigli pratici 💡

Ecco alcuni suggerimenti utili per chi affronta la procedura:

  • Preparare i documenti con anticipo: traduzioni e legalizzazioni possono richiedere settimane.
  • Richiedere certificati aggiornati (non più vecchi di 6 mesi).
  • Conservare copie di tutto: possono servire in Questura.
  • Assicurazione sanitaria: utile per il periodo iniziale, anche se non sempre obbligatoria.
  • Prenotare appuntamento in consolato presto: i tempi d’attesa possono essere lunghi.
  • In Italia, presentare subito la domanda di permesso entro 8 giorni dall’arrivo.

Errori comuni da evitare ❌

  • Presentare certificati non tradotti o non legalizzati.
  • Non dimostrare mezzi economici sufficienti.
  • Arrivare in Italia senza prenotare in tempo l’appuntamento in Questura.
  • Pensare che il visto dia automaticamente diritto al permesso: serve comunque la pratica in Italia.
  • Confondere il visto “al seguito” con il ricongiungimento e avviare la procedura sbagliata.

Durata e rinnovo ⏳

Il permesso di soggiorno rilasciato ai familiari al seguito ha la stessa durata di quello del titolare principale.
Alla scadenza, può essere rinnovato insieme al permesso del familiare di riferimento.

Dopo 5 anni di residenza continuativa in Italia, i familiari possono richiedere il permesso UE per soggiornanti di lungo periodo, che ha validità illimitata.

Conclusione

Il visto per familiari al seguito è lo strumento ideale per mantenere unita la famiglia quando un cittadino straniero si trasferisce in Italia per lavoro, studio o altre ragioni. Offre un percorso più rapido rispetto al ricongiungimento familiare e garantisce da subito diritti fondamentali come lavoro, sanità e istruzione.

Preparare con cura la documentazione, evitare errori procedurali e conoscere i passaggi giusti permette di risparmiare tempo e stress. Con i giusti accorgimenti, questo visto diventa la chiave per una vita stabile in Italia, aprendo in futuro la strada a permessi di lungo periodo e persino alla cittadinanza italiana.

Hai bisogno di aiuto con il visto per familiari al seguito?

I nostri esperti di immigrazione possono aiutarti a navigare questo processo con una guida personalizzata.

Ottieni Valutazione Gratuita

Tag

permesso di soggiorno familiarivisto familiari al seguitoimmigrazione italiaricongiungimento familiarevivere e lavorare in italiaavvocato immigrazione