Ricongiungimento familiare in Italia: guida completa
Come funziona il ricongiungimento familiare in Italia: requisiti, procedura per il visto e il permesso, consigli pratici ed errori da evitare.

Introduzione
Il ricongiungimento familiare è uno dei diritti fondamentali riconosciuti dal Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998) e dalla normativa europea. Permette ai cittadini stranieri che vivono legalmente in Italia di far venire con sé i propri familiari dall’estero, garantendo il principio di unità familiare 👨👩👧👦.
A differenza del visto per familiari al seguito (che si richiede quando i familiari viaggiano insieme al titolare del visto principale), il ricongiungimento si applica quando il cittadino straniero già risiede in Italia con un permesso valido e vuole portare successivamente i propri cari.
Questa guida completa ti spiegherà in dettaglio:
- Che cos’è il ricongiungimento familiare e chi ne ha diritto.
- I requisiti richiesti dalla legge.
- La procedura passo dopo passo per ottenere il nulla osta, il visto e infine il permesso di soggiorno.
- I diritti garantiti ai familiari ricongiunti.
- Le differenze con altri istituti (familiari al seguito, coesione familiare).
- Lifehack pratici per accelerare la pratica.
- Gli errori più comuni da evitare.
- Una conclusione per orientarti meglio nelle scelte.
Cos’è il ricongiungimento familiare
Il ricongiungimento familiare è una procedura che consente a uno straniero regolarmente soggiornante in Italia di farsi raggiungere da alcuni suoi familiari che vivono all’estero.
Lo scopo è permettere la vita familiare in Italia, nel rispetto dell’art. 29 TUIM e delle direttive UE.
È un diritto soggettivo, cioè non dipende dalla discrezionalità dell’amministrazione: se si rispettano i requisiti, deve essere concesso.
Chi può richiederlo
Il titolare che presenta domanda (detto soggetto ricongiungente) deve avere un permesso di soggiorno valido di almeno un anno per:
- lavoro subordinato,
- lavoro autonomo,
- studio,
- protezione internazionale (asilo, status di rifugiato, protezione sussidiaria),
- motivi familiari,
- motivi religiosi,
- ricerca scientifica.
Familiari ammessi al ricongiungimento
- Coniuge non legalmente separato e di età superiore a 18 anni.
- Partner unito civilmente.
- Figli minori anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio, se legalmente riconosciuti.
- Figli maggiorenni a carico con invalidità totale.
- Genitori a carico se non hanno altri figli nel Paese di origine in grado di mantenerli.
- In alcuni casi, altri parenti se totalmente dipendenti e conviventi.
Requisiti richiesti
Per ottenere il ricongiungimento servono tre condizioni fondamentali:
- Reddito minimo 💶
Il richiedente deve dimostrare di avere un reddito annuale sufficiente, calcolato in base all’assegno sociale. Ad esempio:- 1 familiare: almeno 1 x importo annuo assegno sociale.
- 2 familiari: 1,5 x assegno sociale.
- 3 familiari: 2 x assegno sociale.
(Le soglie vengono aggiornate ogni anno).
- Alloggio idoneo 🏠
Serve un certificato rilasciato dal Comune che attesti che l’abitazione ha i requisiti minimi igienico-sanitari e di idoneità abitativa. - Assicurazione sanitaria (o iscrizione al SSN) per i genitori a carico, se ricongiunti.
Procedura passo dopo passo 📝
- Richiesta del nulla osta
- Si presenta domanda telematica allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) tramite il portale del Ministero dell’Interno.
- Si allegano i documenti su reddito, alloggio e stato di famiglia.
- Lo SUI verifica i requisiti e rilascia il nulla osta (entro 90 giorni).
- Richiesta del visto al consolato
- Con il nulla osta, il familiare si reca al consolato italiano nel Paese di residenza.
- Presenta il nulla osta, il passaporto e gli atti di stato civile.
- Se tutto è regolare, ottiene il visto di ingresso.
- Ingresso in Italia ✈️
- Il familiare entra in Italia entro la validità del visto.
- Richiesta del permesso di soggiorno
- Entro 8 giorni dall’arrivo, presenta domanda di permesso per motivi familiari in Questura.
- La durata del permesso è la stessa del familiare ricongiungente.
Documenti richiesti 📑
In genere servono:
- Passaporto del familiare.
- Nulla osta dello Sportello Unico.
- Certificati di matrimonio, nascita o unione civile (legalizzati e tradotti).
- Prova del reddito (CU, buste paga, modello 730 o unico).
- Certificato di idoneità alloggiativa.
- Marca da bollo e fototessere.
Differenze con altre procedure
- Familiari al seguito: il visto si richiede insieme al titolare del visto principale, prima della partenza.
- Coesione familiare: si richiede in Italia, quando il familiare si trova già sul territorio e vuole convertire la sua posizione.
- Ricongiungimento: riguarda familiari che sono ancora all’estero e devono raggiungere chi già vive in Italia.
👉 In sintesi: al seguito = insieme; coesione = già in Italia; ricongiungimento = dall’estero.
Diritti dei familiari ricongiunti ✅
I familiari ottengono un permesso di soggiorno per motivi familiari, che consente:
- Lavoro senza restrizioni 🧑💼.
- Accesso al Servizio Sanitario Nazionale 🏥.
- Diritto a scuola e università 🎓.
- Accesso a servizi sociali.
- Mobilità in Schengen per 90 giorni ogni 180.
- Dopo 5 anni, diritto al permesso UE di lungo periodo.
Lifehack e consigli pratici 💡
- Controlla i redditi con largo anticipo: se non bastano, puoi sommare quelli del coniuge convivente.
- Certificati aggiornati: non devono superare i 6 mesi.
- Traduzioni giurate: falle fare da un traduttore riconosciuto dal consolato.
- Conserva copie digitali di tutti i documenti.
- Prenota subito l’appuntamento in Questura: le attese possono essere lunghe.
- Per i genitori a carico, prepara una dichiarazione notarile che attesti l’assenza di altri figli in grado di mantenerli.
Errori comuni da evitare ❌
- Non dimostrare un reddito sufficiente.
- Non avere il certificato di idoneità alloggiativa.
- Portare certificati senza traduzione o legalizzazione.
- Pensare che il visto basti: serve sempre il permesso di soggiorno in Italia.
- Superare gli 8 giorni per la richiesta del permesso.
- Confondere ricongiungimento con “al seguito” o coesione.
Durata e rinnovo ⏳
Il permesso per motivi familiari ha la stessa durata del permesso del familiare ricongiungente (es. 2 anni se lavoro a tempo determinato, 5 anni se a tempo indeterminato).
Può essere rinnovato se persistono i requisiti.
Dopo 5 anni di residenza, è possibile richiedere il permesso UE di lungo periodo.
Conclusione
Il ricongiungimento familiare è lo strumento più utilizzato per garantire che una famiglia possa vivere unita in Italia, anche se i propri cari si trovano ancora all’estero.
La procedura non è sempre semplice: servono tempo, pazienza e una documentazione precisa. Ma con una buona pianificazione 📑, evitando gli errori più comuni e seguendo i consigli pratici, è possibile ottenere il nulla osta, il visto e infine il permesso di soggiorno senza intoppi.
Per molte famiglie rappresenta il primo passo verso la stabilità e l’integrazione in Italia, con la prospettiva futura di ottenere un permesso di lungo periodo o persino la cittadinanza italiana.
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